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Brasile: visto temporaneo di lavoro e visto permanente

Sesta potenza mondiale, oggi il Brasile viene considerato un vero e proprio “miracolo economico”. Con i prossimi eventi di portata intercontinentale – come i Mondiali di calcio nel 2014 e le Olimpiadi nel 2016 – possiamo dire che la più estesa nazione del Sud America sta vivendo anche il suo periodo di massima crescita ed espansione sotto tutti i punti di vista. Chi sta pensando ad un soggiorno di lunga durata in Brasile dunque, potrà trovare non poche opportunità di crearsi un futuro solido e duraturo. Come arrivarci è semplice, come rimanerci anche, purchè si tengano presenti alcune regole. Tema importante collegato a quanto esaminato in un precedente articolo sul lavoro in Brasile (Lavorare all’estero: Brasile – Parte 1) è quello dei visti.

Se quindi state cercando opportunità di lavoro fuori dai confini italiani e volete pianificare come vostra meta il Brasile, vanno considerati gli aspetti squisitamente di natura burocratico-ammnistrativi qui di seguito approfonditi, unitamente ad altre informazioni utili.

I motivi per cui può rendersi necessario richiedere un visto in Brasile sono differenti. Tra quelli più comuni, ci sono sicuramente quelli relativi alla necessità di trovare lavoro.

Tipologie di Visti

Ci sono due tipi di visti: il visto temporaneo e quello permanente.

Il primo risponde essenzialmente ad esigenze lavorative o di studio e permette di rimanere in territorio brasiliano per l’arco di tempo necessario all’espletamento dell’attività prevista. Il visto temporaneo consiste in un permesso che consente al lavoratore stagionale di possedere la cittadinanza brasiliana per un certo periodo di tempo.
Le pratiche vanno iniziate dall’impresa che convoca il lavoratore, e il visto viene apposto sul passaporto direttamente dal consolato brasiliano. Per ottenere il visto è necessario che l’impresa presenti tutta la documentazione relativa all’assunto: certificazione dei dati anagrafici e dei titoli di studio, ma anche di un’esperienza idonea a giustificare la mansione affidata al candidato in Brasile. Spetta all’impresa recarsi presso gli uffici del Ministero del Lavoro per l’avvio delle pratiche burocratiche.
Il governo brasiliano è molto vigile nell’analisi della veridicità delle domande che riceve. I titolari del visto temporaneo possono portare con sè gli oggetti personali, esclusi gli autoveicoli, e comprese le attrezzature professionali. Queste ultime saranno ammesse in base all’ordinamento nazionale.
Il codice brasiliano stabilisce che chi è titolare di un visto temporaneo non può creare un’impresa individuale, né diventare amministratore o proprietario di alcuna società. Inoltre, gli stranieri che entrano in Brasile con un visto temporaneo possono essere remunerati soltanto se lavorano per imprese che li hanno contrattualizzati.

Il visto permanente può essere ottenuto, invece, per matrimonio o per ricongiungimento familiare. Per i cittadini italiani, l’emissione del visto permanente è gratuita – per molte altre nazionalità ha il costo di 200,00 euro – mentre per i cittadini di Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti è prevista anche una sovrattassa.
L’emissione del visto avviene generalmente in due settimane. Aver ottenuto il visto non vi vincola assolutamente a vivere costantemente in Brasile. Si può continuare a viaggiare e permanere in Italia per lunghi periodi. Il solo vincolo è quello di non allontanarsi dal Brasile per oltre due anni di seguito.

Un altro visto che interessa maggiormente il mondo del lavoro è il visto per investimento, che prevede l’investimento di 150.000 R$ in un’attività produttiva nuova o già esistente.

Le domande per i visti di lavoro possono essere presentate in Brasile al più vicino ufficio del Ministero del Lavoro. E’ inoltre necessario possedere: un passaporto valido con una data di scadenza di almeno sei mesi oltre la data prevista per l’arrivo in Brasile e con almeno 2 pagine vuote; due moduli di domanda di visto per richiedente; una tassa di visto.

Tenete presente che il Consolato può aggiungere norme e requisiti alla vostra richiesta, se lo riterrà necessario. Prima che il visto per il lavoro in Brasile sia valido, passano minimo cinque giorni, nel corso dei quali la richiesta viene elaborata. Ma i tempi possono essere più lunghi, dipenderà da ogni singola richiesta.

Informazioni sul Mercato del lavoro in Brasile

Oltre ai Siti utili per la ricerca di lavoro in Brasile, per consultare informazioni sul Mercato del lavoro nel Paese, può essere utile il sito IBGE, oppure Dieese.

Notizie utili riguardo alla documentazione necessaria per l’ottenimento dei vari tipi di visto è data dalla sezione del sito del Consolato del Brasile di Milano. Altre fonti ufficiali sono il sito del Governo Brasiliano, quello del Consolato Brasiliano a Roma o ancora la pagina web della Polizia Federale del Brasile.
E’ importante sottolineare inoltre che per chi raggiunge il Brasile a scopi turistici, la richiesta del visto non è necessaria, ma lo diventa nel caso chi varca i confini della nazione lo fa per ragioni professionali, artistiche o culturali.

Gli stipendi medi e il sistema fiscale

Se lo stile di vita adottato in Brasile appare sicuramente più rilassato rispetto al nostro quotidiano per quanto riguarda la qualità della vita e i compensi economici derivanti dal lavoro la situazione è del tutto diversa.

Molti degli italiani che si sono stabiliti in Brasile hanno preferito mettersi in proprio nell’ambito della ristorazione, del turismo e del commercio piuttosto che accontentarsi di un lavoro dipendente.
Questa scelta è dovuta a due semplici motivi. Innanzitutto, sotto un profilo burocratico è più semplice aprire un esercizio, in secondo luogo perché questo consente di poter vivere più dignitosamente e di elevarsi sopra la media degli stipendi che è piuttosto bassa.

La retribuzione media in Brasile è pari a 1000 reais, più o meno 400 euro. Ma se è vero che il costo della vita risulta inferiore all’Italia, lo stesso discorso non vale per gli affitti e per le tasse da pagare allo Stato. Negli ultimi anni il sistema fiscale in Brasile è divenuto estremamente articolato, e sia a livello statale, che distrettuale e comunale, le imposte da pagare allo Stato sono aumentate. Partiamo dalla tassazione del reddito, non dissimile rispetto all’Italia, in quanto basata essenzialmente sul pagamento della IRPF (la nostra IRPEF). A prescindere dall’inquadramento sociale tutti devono pagarla, compresi gli immigrati.
Il minimo importo tassabile in Brasile è vicino a 16.000 reais: un reddito annuale inferiore a questa somma non è soggetto al pagamento di questa tassa.
Ai non residenti in Brasile, ovvero a coloro che sono sprovvisti di un visto temporaneo o permanente, viene detratto il 15% dai redditi percepiti in Brasile.

Per quanto concerne le detrazioni fiscali, sono consentite per le spese ospedaliere, per le visite mediche specialistiche e per i contributi a fondi pensionistici privati. Entro l’ultimo giorno lavorativo del mese di Aprile i soggetti tassabili e percettori di reddito devono presentare la dichiarazione completa e pagare le tasse dell’anno precedente.

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