Destination manager, come ti rilancio turisticamente un territorio
Conosciamo più da vicino le nuove figure professionali richieste nel settore turistico, in qualche modo legate al mondo del web. Dopo aver parlato del community manager, questa volta diamo spazio al destination manager.
Chi è il destination manager? Si tratta senza ombra di dubbio di un altro profilo interessante: si occupa di promozione e valorizzazione del territorio. In che modo? Leggete con attenzione questo articolo e lo scoprirete. Buona lettura!
Destination Manager
Il destination manager è colui che si occupa della promozione e del rilancio turistico di un dato territorio. La figura deve ottimizzare l’utilizzo delle risorse umane ed economiche a disposizione al fine di valorizzare le peculiarità culturali, ambientali, enogastronomiche che costituiscono l’attrattiva turistica della destinazione stessa.
Il destination manager è chiamato a farsi carico di una complessa molteplicità di mansioni ed attività di seguito schematizzate:
• Analizzare la situazione turistica territoriale
• Valutare le condizioni e lo stato delle attrattive esistenti, della concorrenza, le esigenze dei turisti reali e potenziali
• Definire le strategie più adeguate con un processo condiviso
• Costruire un’offerta turistica segmentata ed esperienziale basandosi sulle attrattive esistenti
• Implementare l’offerta turistica con nuove attrattive attraverso le risorse a disposizione
• Coinvolgere gli attori locali e mediarne gli interessi
• Coordinare l’operato delle figure e degli enti coinvolte nel processo di promozione e comunicazione turistica: istituzioni, associazioni, privati, tecnici specializzati, etc.
• Favorire la armonizzazione delle scelte di commercializzazione tra gli attori
e cosi via.
Ottime prospettive occupazionali nel pubblico e nel privato
Il destination manager è una figura di livello qualificato che può operare autonomamente come consulente turistico, oppure può svolgere la propria attività come dirigente presso imprese pubbliche o private. L’attività del destination manager prevede frequenti spostamenti per consentire alla figura di coordinare le attività di valorizzazione del territorio, per cui è richiesta flessibilità negli orari e nelle sedi di lavoro.
La figura ricopre già una posizione di livello manageriale, per cui le prospettive di crescita professionale si riferiscono alla possibilità di coordinare progetti turistici di ampia portata a livello internazionale.
L’innovazione è il suo mestiere
Il destination manager è una delle figure professionali innovative nell’ambito del turismo che riscontra buone prospettive occupazionali anche in virtù della forte professionalità che lo caratterizza; infatti, a fronte di un mercato turistico sempre più competitivo, si rendono necessarie figure dirigenziali innovative che sappiano sfruttare le nuove opportunità del settore, valorizzando allo stesso tempo le risorse peculiari di un dato territorio per rispondere alla domanda espressa dal turista moderno.
Le Competenze di base
Conoscenza di almeno due lingue straniere
Capacità di utilizzo dei più aggiornati sistemi e programmi informatici
Le Competenze tecnico-professionali
Conoscenza del mercato turistico
Conoscenza delle normative in materia turistica
Conoscenze di micro e macro economia
Conoscenze di marketing turistico
Conoscenza del territorio
Conoscenza delle tecniche di analisi statistica
Le Competenze trasversali
Ottime capacità relazionali
Ottime capacità comunicative
Flessibilità
Orientamento al cliente
Capacità organizzative
Creatività
Il lavoro ideale per chi ha già una laurea specialistica nel turismo
Il percorso formativo consigliato per intraprendere la professione del destination manager prevede il conseguimento di una laurea specialistica nell’ambito del turismo che fornisca le competenze teoriche per far sì che la figura possa successivamente analizzare situazioni specifiche a livello territoriale.
La figura ricopre un ruolo di elevata responsabilità e per questo per diventare destination manager è necessario aver maturato alcuni anni di esperienza presso imprese operanti nel settore del marketing e della promozione turistica.
Questo è quello che viene definito “Destination Management” da tutti coloro che farebbero meglio ad occuparsi d’altro!
Vi è una enorme carenza di management nei loro contenuti, non c’è pianificazione strategica, ricerca e sviluppo customer focus, non c’è la presenza di strumenti di gestione della qualità, competitività e molto altro.
Questo è l’intellettualismo e cultura del degrado del territorio!