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La Riforma del mercato del lavoro

La riforma Fornero sul mercato del lavoro appare rapida e decisa. Già dalle prime indiscrezioni sul testo definitivo aveva destato preoccupazione nelle aziende italiane.

I temi in discussione, contratti a termine, associazione in partecipazione, personale stagionale e anche cassa integrazione, hanno destato l’attenzione del settore turistico. L’andamento del mercato turistico in Italia è storicamente affetto da una fortissima stagionalità.

Il lavoro intermittente

Le agenzie di viaggi per prime, qualora fosse possibile, ne farebbero volentieri a meno, per il momento, però, devono attrezzarsi come meglio possono per far fronte alle necessità. Uno dei principali terreni di intervento della riforma è il lavoro intermittente, tra i punti caldi per il settore del turismo. Dal 18 luglio 2012 non è più possibile sottoscrivere contratti di lavoro intermittente secondo la previdente disciplina.

Le associazioni di categoria, per il momento prendono tempo poiché la legge è vasta e complessa e, sottolineano le federazioni del settore, spesso rimanda a ulteriori norme specifiche.

Per valutare l’esatto impatto delle nuove disposizioni in materia di lavoro ci vorrà del tempo. Fa ben sperare il fatto che l’outgoing e il lavoro delle agenzie sono stati inseriti nel calcolo dell’impatto economico del settore, con la presentazione del Conto satellite da parte del Dipartimento del Turismo.

Un piccolo segnale che lascia però intravedere una maggiore attenzione, rispetto al passato, per il comparto della vendita di viaggi.

L’associazione in partecipazione

Ma nel mirino della riforma Fornero è finita anche l’associazione in partecipazione, una formula che negli ultimi anni si è diffusa sempre di più nella Gdo in generale e nei network di agenzie in particolare. Le incognite per le agenzie, ora, sono molteplici. E forse qualcosa andrà riscritto anche nella storia della distribuzione turistica.

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