Lavorare all’estero: Brasile – Parte 1

Dopo Cina e Australia, riprendiamo con i nostri contributi nella ricerca di opportunità lavorative consapevoli di dover avere e diffondere una visione della geografia del lavoro nel turismo che guarda anche e costantemente oltre confine, perché in fondo così è sempre stato e sarà il nostro settore, sia che si parli di hotel, di travel, di servizi turistici, etc.
E in tempi di recessione, risulta più che scontato, rivolgere lo sguardo ai Paesi del Sudamerica. Tali Paesi, caratterizzati da vasti territori, da elevati tassi di popolazione e da un’enorme crescita del PIL, soprattutto nell’ultimo decennio, offrono la possibilità di sfruttare le risorse di un mercato tutt’altro che saturo e meno sofferente di quello delle grandi potenze mondiali.
Il Paese, che storicamente attrae un gran numero di migranti è il Brasile. Ma se in passato era il suo carattere esotico ad esercitare un forte richiamo, oggi è proprio il suo status di potenza emergente ad attrarre lavoratori ed imprenditori.
Uno dei primi aspetti da curare per cercare di trovare la propria occupazione in Brasile è la conoscenza della lingua portoghese, utile a districarsi nella realtà comunicativa e lavorativa, ma anche ad elaborare il proprio curriculum vitae. Il mercato del lavoro in Brasile è però estremamente protetto, quindi sia che si è laureati o meno è molto difficile trovare un lavoro dipendente. Ai laureati stranieri inoltre non è riconosciuta la laurea a meno che non seguano un lungo processo burocratico detto di rivalidazione. Per coloro che intendono comunque provare a trovare un lavoro dipendente possono contattare le Aziende italiane con filiali in Brasile.
Il coraggio di ripartire da zero
Gli aspiranti emigranti devono prepararsi con profonda umiltà e professionalità. Devono essere pronti ad iniziare da zero ed essere coscienti di entrare in un mondo nuovo da scoprire, in un mondo con regole molto differenti, in cui conta molto il networking, dove le referenze lavorative italiane e i titoli di studio non sono validi, dove non c’è la sicurezza del lavoro e si può essere licenziati con al massimo un mese di preavviso.
Il Brasile è un paese con tante cose positive ma anche con tanti problemi. L’aspetto sociale più negativo è la diffusa delinquenza, la dilagante corruzione e la grande carenza di infrastrutture a cui però si sta cercando di porre rimedio con il SAC che è un servizio offerto dallo Stato presente in un solo ambiente, e che raccoglie tutti gli uffici di cui un cittadino o anche un’impresa può aver bisogno.
Un altro aspetto è la differenza di abitudini. I ritmi di vita sono molto più lenti e allo stesso tempo più confusionari. L’aspetto positivo è la grande cordialità e l’apertura della popolazione locale nei confronti degli stranieri.
Punto di riferimento per l’emigrazione italiana è San Paolo. Centro finanziario, economico, culturale e mediatico più importante della nazione. La località paulista è la città in cui milioni di persone sono arrivate e continuano ad arrivare in cerca di fortuna.
San Paolo è la più grande città del Brasile e ospita circa il 75% delle fiere e dei congressi che vengono organizzati dalle maggiori multinazionali. Poi è bagnata dalle acque dell’Oceano Atlantico e puntellata da alcune tra le spiagge più belle della nazione. Per questo, sono tantissimi coloro che raggiungono la capitale paulista per lavorare come impiegati stagionali sulle spiagge, o presso le strutture ricettive, ma sono ancora più numerosi coloro che si lanciano nel settore della ristorazione.
San Paolo è la città brasiliana con la maggiore concentrazione di ristoranti italiani. In generale, si può dire che l’offerta turistica brasiliana è sempre alla ricerca di nuova manodopera: oltre ai ristoranti, i bar, le spiagge, le discoteche, ma anche gli enti culturali e i tour operators, accettano di buon grado persone che hanno interesse ad impiegarsi.
Siti utili per la ricerca di lavoro in Brasile
Un sito che fornisce informazioni e aggiornamenti utili per la ricerca di lavoro in Brasile è Work of Brasil.
Mentre Rio De Janeiro Jobs è il portale disponibile anche in lingua inglese che permette di selezionare le tipologie di annunci in base a diversi criteri. Prima di tutto è possibile indicare il settore in cui si intende cercare un lavoro, poi è possibile effettuare una ricerca veloce in base a determinate parole chiave. Oppure si può preferire la ricerca avanzata per esigenze mirate.
Un altro portale con le stesse caratteristiche è Catho, che permette non solo di selezionare le offerte di lavoro per il Brasile, ma anche di inserire il proprio curriculum vitae. Nel portale sono presenti inoltre numerosi contenuti che possono aiutare nella ricerca dell’occupazione più vicina alle proprie caratteristiche.
Tra i quotidiani che pubblicano annunci, può invece essere presa in considerazione la versione online di A Tarde, che è dotato di un libero Talent Bank dove le persone che cercano lavoro in Brasile possono registrare il loro curriculum vitae attraverso il sito web del giornale.
Lavorare sulle spiagge del Brasile
Quando si pensa al Brasile la prima immagine che salta alla mente sono le spiagge lunghe, ampie ed affollate di Rio de Janeiro. Ed infatti, la necessità di trovare un lavoro che consenta di mantenersi e di vivere con tranquillità spinge molti a trovare come prima attività un lavoro sulla spiaggia. Il periodo in cui l’afflusso turistico è maggiore va da dicembre a marzo. La gente si riversa in spiaggia in cerca di relax e divertimento, ma anche di sicurezza: ad assicurare tutto questo ci sono i cosiddetti beach workers, i lavoratori della spiaggia, che contribuiscono in maniera sostanziale a rendere le spiagge un luogo bello da vivere.
Le figure più richieste sono quelle dei bagnini, che oltre a vigilare sulla sicurezza dei bagnanti provvedono anche alla sistemazione di ombrelloni e a garantire ogni tipo di confort ai turisti. Si può lavorare in uno dei tanti chioschi situati sulla spiaggia, come barman oppure come cameriere. Le spiagge più organizzate hanno anche un animatore, che provvede ad intrattenere i bagnanti organizzando feste, piccoli eventi, ma anche tornei e competizioni. Poi c’è l’istruttore di sport, che il più delle volte si impegna nell’organizzazione di lezioni di aquagym.
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