Il lavoro in Australia – Parte 1

Nell’ultimo articolo dedicato al lavoro all’estero e alle aree geografiche che offrono prospettive occupazionali a chi oggi è alla ricerca, abbiamo esaminato e cercato di capire le dinamiche che fanno da sfondo all’economia di un Paese che cresce ad un ritmo vertiginoso, la Cina, e che viene sempre più visto da noi occidentali come frontiera del mercato in cui è possibile realizzarsi in ambito occupazionale.
Nella speranza di fornire un valido aiuto a tutti i laureati in fuga dall’Italia e a tutti quei lavoratori che scelgono di realizzarsi lontano dal territorio in cui si sono formati ed in cui hanno vissuto per anni, oggi proseguiamo il nostro excursus oltre i confini nazionali e mettiamo piede in altro Continente, situato nell’emisfero meridionale del nostro pianeta: l’Australia.
In questo Paese il mondo del lavoro, flessibile e in continuo movimento, è parte centrale nella vita degli australiani e motivo di grande orgoglio: l’ambizione della popolazione è molto alta e, di conseguenza, si punta molto sulla carriera.
L’Australia è stato l’unico Paese occidentale a crescere durante la crisi e nonostante si tratti di un continente multiculturale che presenta circa ottanta etnie, rimane un Paese di profonda cultura anglosassone dove l’esperienza ed il livello culturale e sociale degli italiani viene tuttora molto apprezzato.
Gli australiani ammirano molto i self-made people, ossia la gente che si è fatta da sola, ma è anche vero che è la società di oggi a spingere i lavoratori alla ricerca un impiego più adatto alle proprie esigenze e aspirazioni.
L’economia australiana sta crescendo molto velocemente e le opportunità di lavoro sono elevate in numerosi settori.
Il tasso di disoccupazione si aggira intorno all’8 % ma la popolazione locale non possiede abbastanza figure professionali che vadano a ricoprire tutti i ruoli di cui necessita, per cui sia che si abbia voglia di cambiare vita, sia che si abbia voglia di lavorare all’estero solo per un periodo, trasferirsi in Australia offre in ogni caso ottime opportunità.
Figure professionali richieste
Il 25% dei lavoratori australiani non è nato in Australia, e questo basta a far capire quanto sia facile per uno straniero inserirsi nel mercato del lavoro di questo Paese.
Gli stipendi sono al di sopra della media della maggior parte dei paesi europei e la qualità della vita è molto alta grazie ad un clima e ad un paesaggio fantastico, ritmi rilassati, bassi livelli di stress e ottimi servizi pubblici.
Molti lavoratori e studenti internazionali al loro arrivo riescono a trovare lavoro nell’ambito dell’hospitality, vale a dire all’interno di alberghi e ristoranti, caffè, bar e hotel, dove vengono impiegati senza problemi lavoratori temporanei.
L’Australia presenta poi molte possibilità di impiego anche in ambito turistico: questi lavori, denominati “casual job”, in genere sono ben pagati e permettono di lavorare, in base al tipo di mansione, anche con un livello di inglese non molto alto lasciando a disposizione parecchio tempo libero, visto che in genere si tratta di lavori serali o svolti durante il fine settimana.
Tuttavia è bene ricordare che le possibilità di impiego aumentano se si ha un buon livello di conoscenza della lingua; inoltre, per lavori molto qualificati, è necessario possedere un’adeguata preparazione linguistica.
La cosa più importante, comunque, è essere sicuri di se stessi, avere una buona personalità e un’attitudine positiva.
Oltre alle figure tipiche del mondo dell’ospitalità come chef, camerieri, receptionist, housekeeper e sommelier, il mondo del turismo australiano necessita di un ventaglio amplissimo di professionalità.
Sono richiesti ingegneri e architetti per le nuove aperture, webmaster e informatici per i reparti di Information Technology, esperti in marketing e comunicazione, avvocati ed esperti legali, Revenue Manager che gestiscano le tariffe e massimizzino i ricavi, Social Media Manager che gestiscano le comunicazioni on-line e i social network, manutentori e tanto altro.
I tipi di contratti
Per le posizioni entry level e per la natura prettamente stagionale del settore, i contratti tendenzialmente più offerti sono quelli a tempo determinato, anche se spesso per le posizione di Middle management e di Top management sono offerti contratti a tempo indeterminato.
È poi molto frequente cambiare ambito, ad esempio passare da Food & Beverage a MICE (Meetings, incentives, conferences and exhibitions) per poter rendere più completo il proprio profilo professionale affinché sia maggiormente spendibile nel mercato del lavoro.
In Australia ci sono diversi tipi di contratti:
● Full-time: prevede 38 ore minimo alla settimana.
Oltre a queste ore, che variano tra i 15 e i 22 dollari lordi all’ora, viene anche pagato lo straordinario.
Il contratto include i benefits ed il pagamento di malattie e vacanze; tuttavia non è previsto alcun compenso in caso di maternità.
● Part-time: uno o più giorni lavorativi in meno a settimana.
Solitamente si hanno gli stessi benefits del full-time.
● Casual: non c’è un numero preciso di ore lavorative.
Le ore sono pagate di più, ma il lavoratore può essere licenziato in qualsiasi momento e senza preavviso.
Il contratto non prevede benefits.
Per trovare lavoro ci si può rivolgere ad agenzie di intermediazione o ad altre agenzie, come quelle consultabili collegandosi ai link di seguto:
● http://www.worknholiday.com/wnhweb/
● http://sydney.zpages.com.au/temp-agencies/
● http://www.seek.com.au/
● http://mycareer.com.au/
Nella prossima puntata affronteremo le questioni burocratiche legate al visto, alle pratiche di richiesta valutazione professionale e lavorativa e alla domanda di emigrazione.
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