Il turismo e le donne: quali sono gli elementi di questa formula?
Il valore del lavoro delle donne è immenso e, sebbene il mondo del lavoro sembri essere in gran parte ancora cieco di fronte all’importanza dell’impiego della forza professionale femminile, un settore economico in particolare pare abbia aperto prima di altri gli occhi: il settore turistico.
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Se è vero che “il cliente ha sempre ragione” in praticamente ogni settore economico è anche vero che in certi campi più che in altri il cliente ha bisogno di essere guidato e, in qualche modo, anche assecondato. Le vacanze sono per molti un momento atteso per mesi e trovarsi a viverle male per colpa di qualche problema che il personale dell’albergo in cui si alloggia non può e/o non vuole risolvere è l’incubo di chiunque si trovi a preparare la valigia per le ferie.
La forza lavoro femminile sa bene come entrare empaticamente in contatto con la clientela. Il turista non si sente trattato come un consumatore da sfruttare ma come un ospite da coccolare e alle cui esigenze è importante venire incontro.
Le donne nel turismo e la flessibilità degli orari
Il settore turistico è una fetta di mercato che più di altri ambiti è fortemente condizionato dal tempo. Nel turismo, infatti, la stagionalità è un elemento da non trascurare. Gli hotel con le loro belle camere e i loro tanti servizi, i ristoranti che sorgono intorno agli alberghi pronti a riempire i propri tavoli con gli ospiti di quegli alberghi, i locali che aspettano di poter accogliere i turisti per offrire loro intrattenimento, tutti questi posti che sono l’anima della macchina economica del turismo sono caratterizzati da alti e bassi legati molto al periodo dell’anno che si prende in considerazione.
Questo aspetto può rivelarsi utile per le donne che desiderano poter godere anche di spazi di tempo più ampi da dedicare alla propria famiglia. L’incostanza della quantità di lavoro consente quindi di avere maggiore tempo libero nella bassa stagione e gli orari, con una buona organizzazione alle spalle, possono anche essere piuttosto flessibili se la priorità è trovare il più possibile un equilibrio tra il tempo dedicato alla vita privata e quello speso per la vita professionale.
Relazione tra donne e turismo: una questione di cultura?
Chiudere gli occhi e turarsi le orecchie non farà cambiare i fatti: spesso, troppo spesso (e sarebbe “troppo spesso” anche se accadesse una volta soltanto) le donne si trovano a essere estromesse dal mondo del lavoro indipendentemente dalle loro capacità, al di là delle loro doti e delle loro qualità, senza che si tenga conto dei loro titoli di studio e dei loro anni di esperienza sul campo.
Su quali basi vengono escluse o osteggiate a favore dei colleghi maschi?
Semplicemente perché un cromosoma X in più può essere ritenuto più importante di un curriculum da 10+. Il settore turistico ha però certi ambiti che anche culturalmente sembrano essere più aperti al lavoro delle donne.
La via migliore da perseguire non è certo quella dell’accontentarsi di vedersi offerte posizioni per dei lavori solo perché ritenuti “prettamente femminili” ma in un panorama professionale sempre più grigio e, a tratti, proprio nero, una pennellata di rosa nel turismo è comunque incoraggiante.
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